“Il telaio antico è confidenza, è manualità, è passione”: è questo lo slogan a cui si ispira la Cooperativa ‘La tela di Penelope’ di Lucca.
Glamour 2.0 è andato nella loro sede per incontrare le persone che con passione e dedizione lavorano nella cooperativa.
Come nasce “La tela di Penelope”?
La cooperativa nasce nel 2004 da un’esperienza di laboratorio riabilitativo dell’associazione culturale di promozione sociale ‘Archimede’ di Lucca, che utilizza l’arte terapia come forma prevalente di riabilitazione psichica, in collaborazione col dipartimento Salute Mentale dell’azienda USL2 di Lucca.
Nel 2011 due di questi laboratori (del telaio tessile e di cucito) partecipano, vincendo, ad un bando europeo con fondi regionali mirato proprio all’avviamento al lavoro dei disabili. E ciò grazie all’intuizione di tre donne, che sono poi le socie fondatrici di questa cooperativa, tra cui Katia e Silvia, con la collaborazione di Annalisa che è l’attuale presidente della cooperativa.
Non è un caso infatti che ‘La tela di Penelope’ sia la giusta fusione tra ‘Penelope’ e ‘Ordito e la trama’ che sono i nomi dei due laboratori!
“La tela di Penelope” e ‘innovazione’: quale sinergia?
“La tela di penelope” è uno spin off dell’Associazione Archimede. L’innovazione è nella ricerca e nella modalità con cui vengono prodotti e venduti i nostri oggetti a telaio. Il nostro laboratorio artigianale si occupa dal disegno all’ordito, al montaggio su telaio fino alla realizzazione del prodotto. E tutto ciò consentendo un inserimento lavorativo ai disabili.
6 i soci attivi ma tante sono le persone attive che ruotano attorno alla cooperativa, soprattutto soggetti svantaggiati.
Per innovare abbiamo bisogno di formazione e infatti già due corsi sono stati svolti: uno finanziato dalla provincia, sotto forma di voucher, e l’altro più professionale, con il rilascio del titolo del tecnico tessitore come competenza certificata. I formatori erano specializzati del telaio dell’Associazione Archimede.
Quali prospettive di sviluppo avete immaginato?
La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ci ha dato la possibilità di avere una sede in centro città e grazie al fatto che la Fondazione stessa partecipa al bando ‘Funder 35’, non potevamo farci sfuggire quest’opportunità… e abbiamo vinto! ‘Funder 35’ è promosso dalla unione delle fondazioni bancarie capitanate da Cariplo e al bando sono ammessi solo gli enti di territorio di competenza delle singole fondazioni bancarie che, nel nostro caso appunto, è la Provincia di Lucca.
‘Funder 35’ ci ha permesso di sostenere diverse nostre attività, tra cui un corso di aggiornamento sul tecnico di telaio, in collaborazione con una associazione lucchese di sartoria “Edelvejs” e con il consorzio “Tela di Penelope” di Prato, che gravita attorno al Museo del tessuto. Il corso ha consentito ai partecipanti di acquisire metodi di catalogazione e ridefinizione delle tecniche di tessitura tradizionali con un’impronta storica e artistica.
‘Funder 35’ ci ha permesso inoltre di avviare una collaborazione con altri enti del territorio toscano tramite due protocolli: un protocollo d’intesa per enti no profit e un contratto di rete a vocazione sociale che coinvolge solo soggetti imprenditoriali. Questa rete darà origine al marchio ‘Social Bioart’.
Quindi, come progetti futuri ci impegneremo sempre più ad implementare la rete, ad inaugurare il commercio online, sempre nell’ottica di favorire l’inserimento lavorativo ai disabili. E infatti la cooperativa è oggi di tipo mista, includendo i servizi sociosanitari in un’ottica integrata. Non possiamo dimenticare anche la generosità dell’altra fondazione cittadina, la “Banca del Monte”, che ogni anno, non manca di far avere il suo contributo per le attività della cooperativa e dell’associazione.
Per concludere abbiamo chiesto ad Emiliano, Vice Presidente di Archimede e socio de ‘La tela di Penelope’, cos’è per lui ‘Glamour 2.0’:
……è fare, è salute, è arte con il sociale.
Emanuele
Febbraio 14, 2016Conosco “La tela di Penelope”, una bella esperienza di inclusione sociale e innovazione…un’esperienza – si potrebbe dire – Glamour2.0!