Vi avevamo raccontato la storia della filiera “Filo d’oro” e del loro impegno a formare una rete di imprese innovative sia dal punto di vista dello sviluppo del prodotto che da quello dell’impatto ambientale. In riferimento a questo ultimo concetto volevamo parlarvi di un progetto che in sé unisce innovazione, ricerca e sostenibilità e che ha colpito positivamente noi di Glamour 2.0.
Grazie allo sforzo in termini di ricerche e studi della filiera, è nato l’interesse per l’utilizzo del polietilentereftalato, conosciuto come PET, materiale che proviene dal riciclo della plastica di cui sono composte le comuni bottiglie d’acqua. L’idea è venuta da un’azienda del cuneese, la Dentis, che si occupa proprio di riciclo. Ma come si è trovata la filiera coinvolta in questo processo?
Graziano Brenna, Vice Presidente di Unindustria Como, spiega: “Dopo la Dentis è entrata in scena la Sinterama dell’amico Paolo Piana che trasforma la materia prima ottenuta dall’operazione di riciclo in un vero e proprio filo che verrà poi lavorato dalle aziende del “Filo d’oro”.
Abbiamo raggiunto un obiettivo che sembrava impossibile: dare nuova vita e dignità ad un prodotto di scarto, trasformandolo da rifiuto in abito”.
Ma la sostenibilità non sta solo nel riciclo: “Con New Life – sottolinea Brenna, citando il nome che hanno dato al filo proveniente dal recupero del PET – vengono drasticamente abbattute le emissioni di CO2 che una tradizionale produzione di poliestere, partendo dagli idrocarburi, causa normalmente”. Insomma un prodotto sostenibile sotto ogni aspetto. E da New Life è nata un’importante collaborazione con il Comune di Como: “In realtà l’idea nasce da una richiesta del Comune di Parigi a Sinterama – precisa Graziano Brenna – che aveva l’obiettivo di vestire tutti i dipendenti con il tessuto riciclato. Ma mentre Parigi ci sta ancora pensando, il Comune di Como a cui abbiamo fatto la medesima proposta ha subito accettato. In particolare, l’Assessore Magatti ha avuto un ruolo importante in questa decisione per aver coinvolto l’azienda di nettezza urbana Aprica e A2A per le quali abbiamo confezionato le divise dei loro operatori ecologici”.
Il progetto è piaciuto a tal punto da vedere il coinvolgimento delle scuole del territorio, che hanno collaborato alla raccolta delle bottiglie, e le divisioni Moda di Setificio e Da Vinci – Ripamonti che hanno studiato alcune fasi lavorative fino ad arrivare alla confezione delle divise.
“Abbiamo presentato ufficialmente al Comune di Como, alla stampa ed ai bambini delle scuole elementari le divise create con questo sistema virtuoso – conclude Graziano Brenna – con una sfilata di studentesse una mattina della scorsa primavera.
È stato un piacere enorme vedere l’entusiasmo suscitato dal nostro progetto e speriamo che questo clima positivo attorno ai temi della sostenibilità e del riciclo possa coinvolgere sempre più persone, aziende ed istituzioni”.
Ce lo auguriamo anche noi di Glamour 2.0. Mai come adesso infatti il tema della sostenibilità e dell’impatto ambientale è di cruciale importanza: merita di sicuro una sfilata in passerella!
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