Quando pensiamo al nostro look estivo ci chiediamo cosa indossare per valorizzare al meglio la nostra femminilità e spesso ci dimentichiamo che anche gli accessori sono importanti, come ad esempio gli occhiali da sole!
E in fatto di eyewear Glamour 2.0 ha scelto per voi la proposta di Max Mara che grazie alla collaborazione con la visual artist Shantell Martin ha dato vita per questa estate 2017 al progetto “Prism in Motion”: occhiali da sole che costituiscono vere e proprie opere d’arte da indossare. La collezione è stata presentata lo scorso autunno a Parigi all’interno della boutique di Rue Saint Honoré.
Il “Prisma” rappresenta il simbolo delle molteplici sfaccettature della donna Max Mara, moderna e contemporanea. Femminili e ricercati, i nuovi occhiali da sole Max Mara Shantell Martin (MM/SM) presentano una silhouette cat-eye dai volumi importanti, realizzata in Optyl®, marchio registrato Safilo che contraddistingue uno speciale materiale plastico dalle qualità eccezionali. Infatti le proprietà fisiche e chimiche dell’Optyl® garantiscono brillantezza e trasparenza. Inoltre, l’uso dell’Optyl® ha consentito l’inserimento, all’interno della montatura, di piccoli frammenti di carta che riproducono l’opera d’arte di Shantell, dando vita ad un’esclusiva capsule collection in edizione limitata, composta da 1000 pezzi numerati.
“La collezione di occhiali da sole e da vista Max Mara è prodotta e distribuita dal Gruppo Safilo, creatore italiano di occhiali totalmente integrato, che vanta un ricco Heritage nel design e nella produzione Eyewear sin dal 1878: una storia di innovazione e spirito avanguardistico frutto di anni di duro lavoro, esperienza e dedizione”.
Inoltre, tributo all’architetto Lina Bo Bardi, che ha ispirato il mood della sfilata MaxMara P/E 2017, sono gli occhiali da sole Lina II che mescolano sapientemente elementi avanguardistici, trendy e femminili al contempo: frontale che si compone di una maschera squadrata, con spoiler in acetato ai lati, dettaglio architettonico e legame funzionale con le aste anch’esse in acetato. La lavorazione delle lenti ricorda l’utilizzo del vetro nelle opere architettoniche di Lina Bo Bardi, come ad esempio per la Casa di Vetro di San Paolo. Allo stesso modo del vetro, le lenti sono state lasciate libere di definire le forme dei frontali per entrambi i modelli, diventandone così i protagonisti.
… in sintesi, ricordati che quest’estate puoi farti notare anche da un paio di occhiali da sole!
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