Glamour 2.0, sempre attento ai giovani stilisti, ha avuto l’occasione di conoscere Federica Novelli che, dopo aver lavorato presso alcune aziende di moda, ha dato vita ad una sua linea, adatta ad una donna dinamica e con una propria personalità.
Federica si sta facendo strada con la sua voglia di creare, disegnare modelli, di fare ancora più esperienze, sempre prestando attenzione ai tessuti: Glamour 2.0 ve la presenta in questa breve intervista.
Chi è Federica Novelli e perché ha scelto di intraprendere la carriera di stilista?
Sono una persona molto semplice e diretta; amo la praticità ed il contatto con la natura, ma sono fortemente convinta che in ogni situazione, si debba avere un “certo stile”! Mi piace lavorare con le mani, e vedere ogni creazione prendere forma, dal momento in cui nasce un’idea, si sviluppa, fino alla realizzazione dell’abito disegnato. Il corso di ‘Fashion Designer’ mi è servito per iniziare a capire come trovare l’ispirazione e sviluppare il figurino cartaceo, che è la base di ogni abito che verrà poi realizzato; mentre i vari corsi di sartoria sono stati fondamentali per riuscire a trasformare l’idea iniziale in un outfit vero e proprio, tramite misure, cartamodello, taglio, cucito e rifinitura.
Come definiresti il tuo stile?
Il mio stile segue le tendenze del momento, ma non è mai molto trendy. Questo perché, ad una donna che tende ad uniformarsi alla massa, preferisco una persona che fa emergere la propria personalità, anche nello stile. Non mi piacciono gli eccessi e nemmeno gli abiti che dopo una stagione perdono il “loro perché”. I miei abiti seguono le forme attuali, ma non esagerano mai! Oltre all’altissima qualità dei materiali che utilizzo per la loro realizzazione, le mie creazioni possono essere abbinate e indossati in varie occasioni durante la giornata: spesso cambiando semplicemente la posizione della cintura, ad esempio, si può usare lo stesso abito sia nella quotidianità, che nelle situazioni più formali.
Le tue creazioni sono rivolte a tue coetanee o anche a ragazze più giovani?
Le mie creazioni si modellano in base al corpo ed allo stile di chi le indossa, nonché alle occasioni per indossarli; di conseguenza, mi rivolgo, con i miei modelli, sia alle ragazze adolescenti che alle donne più adulte: non dimenticatevi che sono una sarta! Pertanto ogni richiesta che mi viene fatta, sono in grado di soddisfarla.
Cos’è è per te ‘qualità’ e ‘impatto ambientale’?
Credo che ‘qualità’ ed ‘impatto ambientale’ siano due caratteristiche molto legate tra loro.
La ‘qualità’ viene associata spesso esclusivamente ai connotati positivi del tessuto di cui parliamo, ma dato che siamo tutti parte dello stesso mondo, e cioè quello in cui ci svegliamo e viviamo ogni giorno, mi sento di dover allargare il concetto di qualità anche ai procedimenti realizzativi dei tessuti, in relazione con l’ambiente e al suo impatto ambientale. Per questi motivi ho scelto di utilizzare stoffe ‘biologiche’, ‘ecologiche’, ‘naturali’ e ‘vegetali’ (vegan): i procedimenti bio ed eco consentono una tracciabilità di qualità riferita sia all’ambiente in cui avviene la produzione che alle condizioni dei lavoratori impiegati; ed ovviamente alle caratteristiche del tessuto finito. A completamento della mia idea c’è il “non sfruttamento alcuno” con la scelta di escludere materiali di origine animale. I tessuti vegetali biologici, sono atossici, anallergici, ed assolutamente indicati per stare a stretto contatto con la pelle.
Ritieni che oggi ci siano più opportunità di emergere per una giovane stilista?
Oggi ci sono molte opportunità per provare ad emergere: concorsi, bandi, stages, social network,… Dopo i miei studi ho iniziato a lavorare in varie aziende di moda dove ho ricoperto diversi ruoli dai quali ho imparato molto. In quelle occasioni mi sono accorta che i tempi e le modalità del fashion system non mi rappresentavano molto, e così ho scelto di mettermi in proprio e di creare “La Sartoria Vagante”.
Catturo gli stili, i colori, le tendenze del momento, e le riadatto al mio gusto personale, senza inseguire le idee altrui.
Questa è la mia dimensione: l’ho trovata con fatica e sacrificio; emergere ad ogni costo non è certamente uno dei mie obiettivi principali!
Puoi descriverci in 3 aggettivi la tua ultima creazione P/E 2016 “EcoSummer”?
Definirei “EcoSummer” come: ‘fresca’, ‘solare’ e ‘gioiosa’. Insomma, un must have per l’estate 2016!
Glamour 2.0 augura a questa giovane stilista di realizzare i suoi progetti professionali, coerente con il suo stile e con la sua spiccata personalità!
Federica
Aprile 22, 2016Grazie mille alle curatrici di questo splendido Blog, che mi hanno riservato uno spazio importante come quello qui sopra. Informatevi su pagine come glamourduepuntozero, ed acquistate consapevolmente! Federica.
Sandra
Aprile 22, 2016Glamour 2.0 ti augura una carriera professionale sempre coerente con la tua personalità e il tuo stile, attento all’impatto ambientale!