PROGETTO QUID è il brand di moda ‘etico’ e sostenibile’ che nasce dal recupero di scarti di tessuti di qualità provenienti da una rete di brand partner rigorosamente selezionati, che vengono successivamente rivisitati da giovani designer per la produzione di abiti e accessori. Il valore aggiunto è che il lavoro di produzione viene svolto per la maggior parte da donne che vivono in situazione svantaggiata, favorendo così il loro reinserimento lavorativo e sociale. Da qui, deriva il nome del brand “QUID”: breve, essenziale e concreto, capace di unire i valori di mercato con quelli sociali.
Il nuovo Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci a Prato è splendido! Non è solo mostra ma anche cinema, teatro, biblioteca, performances che potremo visitare fino a sera! Glamour 2.0 non si è lasciato sfuggire l’occasione di partecipare al Grand Opening sabato 15 ottobre: ecco alcuni scatti di opere che ci hanno particolarmente entusiasmato.
Se vi siete persi il Grand Opening di Lottozero a Prato, durato 12h, dal tardo pomeriggio di sabato 15 ottobre fino alla mattina del giorno dopo, guardate la nostra interessante photogallery e scoprite il progetto fashion di Tessa e Arianna Moroder!
Sostenibile, unico, etico : questi sono i tre aggettivi che Marco e Valentina usano per definire il loro brand 1+1=7 , una formula progettuale di ‘artigianato artistico di riciclo’ che funziona!
Nato nel 2013, il brand è in antitesi al fast fashion, con grande attenzione per l’ambiente circostante. Valentina ha una formazione artistica, l’Accademia di Belle Arti ad Urbino, e quindi “realizza con le mani quello che progetta mentalmente”, affascinata da sempre “della potenza che l’essere umano può avere nelle proprie mani, soprattutto se sono mani esperte che sanno comunicare ciò che la mente crea”. Marco, l’altra metà del progetto, laureato in traduzione letteraria, musicista e insegnante, trasportato in questo progetto di vita, e di amore, si è scoperto un bravissimo artigiano della pelle, o meglio, della ecopelle. Quello che li lega è che entrambi sono figli d’arte, in quanto i rispettivi padri sono artigiani.
Al Grand Opening del Centro Pecci, Tessa e Arianna Moroder inaugurano INSIDE LOTTOZERO, la mostra che riesce a creare un connubio tra ‘materia tessile’ e ‘arte contemporanea’. Attraverso le opere di 13 artisti italiani e stranieri, infatti, si potrà osservare l’estrema versatilità dell’elemento tessile.
A Pitti Fragranze abbiamo scoperto Gabriella Chieffo, “Made in Italy”, maison tutta al femminile, dallo “spirito eclettico e in controtendenza, anima ribelle e inquieta, con alle spalle percorsi strutturalmente differenti nell’arte, nel design, nell’ingegneria”. Tradizione e innovazione si uniscono e sprigionano tutta l’essenza e l’atmosfera partenopea, un percorso quasi più emozionale che olfattivo.
Glamour 2.0 ha incontrato Gabriella Chieffo per scoprire qualcosa di più su di lei e sulle tendenze nel mondo dei parfums.
Domenica 16 ottobre Glamour 2.0 sarà al GRAND OPENING del nuovo Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci a Prato, che punterà sempre più in “una relazione dinamica” con il pubblico, per le sue mostre, performance, concerti e proiezioni, ma anche conferenze, laboratori e corsi per adulti, visitabili fino a sera.
Mission del Centro sarà quello di “indagare tutte le discipline della cultura contemporanea, toccando anche cinema, musica, perfoming arts, architettura, design, moda e letteratura, cercando al contempo di avvicinare il più possibile l’arte alla società”. Sarà la “Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana”, istituito dal Comune di Prato e sostenuto dalla Regione Toscana, a gestire il Centro Pecci.
Conosci le creazioni delle ragazze della Cooperativa New Hope? Sono giovani donne che scappano da un passato difficile, segnato dalla fame e dallo sfruttamento, ma che grazie al lavoro artigianale offerto dalla Cooperativa New Hope riescono a riconquistare la loro dignità e quindi il coraggio di vivere.
Quanto ci piace Orange Fiber! … Questo suo saper mixare ‘tradizione’ con ‘innovazione’, il ‘valore della terra e dei suoi prodotti’ con la ‘moda’, riuscendo così a produrre filati e tessuti originati dagli agrumi siciliani. Il suo obiettivo “è creare un tessuto sostenibile che risponda all’esigenza di innovazione dei brand di moda”. Per farlo, vengono utilizzate “oltre 700.000 tonnellate di sottoprodotto che l’industria di trasformazione agrumicola italiana produce annualmente”.
Vi abbiamo già presentato “La sartoria vagante” il progetto di Federica Novelli, la giovane stilista che ha dato vita ad una linea d’abbigliamento etico – biologico, dinamico e con una propria personalità, che si sta facendo strada con la sua voglia di creare, disegnare modelli, sempre prestando attenzione ai tessuti.