Se dalla plastica nasce un abito

Vi avevamo raccontato la storia della filiera  “Filo d’oro” e del loro impegno a formare una rete di imprese innovative sia dal punto di vista dello sviluppo del prodotto che da quello dell’impatto ambientale. In riferimento a  questo ultimo concetto volevamo parlarvi di un progetto che in sé unisce innovazione, ricerca e sostenibilità e che ha colpito positivamente noi di Glamour 2.0.
Grazie allo sforzo in termini di ricerche e studi della filiera, è nato l’interesse per l’utilizzo del polietilentereftalato, conosciuto come PET, materiale che proviene dal riciclo della plastica di cui sono composte le comuni bottiglie d’acqua. L’idea è venuta da un’azienda del cuneese, la Dentis, che si occupa proprio di riciclo.

“Il Filo d’oro” che lega creatività, innovazione e sostenibilità

E’ una storia che merita di essere raccontata quella di “Filo d’oro” perché racconta di un gruppo di imprese nel settore della seta che hanno avuto la capacità e la volontà di fare rete e innovazione fino a creare una vera e propria realtà di business e creatività.

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